Susa – Sacra di San Michele – Colle del Lys – Lago di Malciaussia – Colombardo  – Susa MISTO

Moto

L’itinerario proposto è un anello davvero ricco di suggestioni e di paesaggi diversi a cavallo fra la Valle di Susa e la Valle di Viù a Nord con il passaggio al monumento simbolo del Piemonte, la Sacra di San Michele, raggiunto con un itinerario di cresta, il passaggio nel centro storicodi Avigliana per poi avventurarsi attraverso il Colle del Lys nelle Valli di Lanzo sono al Lago di Malciaussia e rientrare in Valle di Susa dalla montagna di Condove attraverso lo spettacolare sterrato del Colle del Colombardo.

Da Susa si sale su asfalto a Meana di Susa e Mattie, per poi transitare lungo alcune borgate di Bussoleno, fra torri e castelli: un saliscendi che continua sino a raggiungere i Martinetti di San Giorio di Susa. Po co dopo si svolta a sinistra e si affronta un tratto sterrato impegnativo di alcuni Km fra secolari castagneti e antiche cave di pietra per sboccare sul balcone panoramico presso i resti della benedettina Certosa di Banda a Villar Focchiardo, a quota 700 m. Di fronte il profilo della Sacra.

Sci scende verso Sant’Antonino di Susa e seguendo le indicazioni si inizia a salire alla Borgata Cresto su stretti e ripidi tornanti in asfalto. In 7 Km si ese dal bosco e si attiva in cresta da dove si domina l’intera Valle di Susa. Di fronte sull’altro versante la via di ritorno. Si prosegue quindi verso est per altrettanti Km anche su sterrato e si raggiunge il Colle Braida sotto il quale svetta la Sacra di San Michele. Scendendo a sinistra lungo la provinciale omonima si arriva al piazzale parcheggio in un ampio curvone. Per godere della visita o della vista ravvicinata della millenaria Abbazia sarà necessario percorrere alcune centinaia di metri a piedi, essendo obbligatorio lasciare il mezzo..

 La Sacra di San Michele.

Monumento simbolo del Piemonte, l’Abbazia di San Michele della Chiusa venne fondata tra il 983 e il 987; ed è stata una delle più celebri abbazie benedettine dell’Italia settentrionale ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in Europa. Ad essa si è ispirato Umberto Eco per il suo romanzo “Il Nome della Rosa”.  È stata costruita sullo sperone roccioso del Monte Pirchiriano, a circa 930 m., lungo il cammino micaelico (e la linea che attraversa incredibilmente questi siti) che da Mont St. Michel porta a S. Michele del Gargano. Domania l’intera Valle di Susa e la pianura torinese.

La sua costruzione, iniziata attorno ad una chiesetta tricora dedicata all’arcangelo Michele, venne completata tra l’XI e il XIV secolo. Soggetta ad una progressiva decadenza, nel 1622 vide la soppressione della vita monastica tra le sue mura. L’abbazia, adibita anche a fortilizio, fu danneggiata nel 1691 dalle truppe francesi. Solo nel 1836 l’antico monastero riprese le proprie funzioni religiose, con l’arrivo della comunità dei padri Rosminiani che ancora oggi vi risiedono.

La Sacra di San Michele presenta elementi artistici e architettonici unici, quali il Portale dello Zodiaco e lo Scalone dei morti (XII sec.) e, all’esterno, il Sepolcro dei monaci, mentre l’interno della chiesa abbaziale è impreziosito dalle sculture romaniche nell’area absidale e da numerosi affreschi del XV-XVI sec. Il percorso di visita è arricchito periodicamente dall’apertura speciale della biblioteca, con testi a partire dal XVII secolo.

Dalla Sacra si continua a scendere sino a raggiungere Avigliana, “Città medievale dal cuore verde” con i suoi due Laghi ed un centro storico fra i più belli del Piemonte, che merita un passaggio. 

 Il Colle del Lys

Attraversato il fondovalle, da Almese si inizia la salita da fare in moto verso il Colle del Lys a quota 1.311; la strada (la SP 97) è sinuosa con ampi tornanti e traversi alternati a curve e controcurve. Si guida immersi nel verde, tra latifoglie e poi anche conifere, nel territorio di un Parco Provinciale. In circa 13 Km si risale sino al Colle dove c’è un monumento con l’Ecomuseo della Resistenza. La discesa su Viù, è tortuosa e divertente, ma richiede una guida attenta.

 Il Lago di Malciaussia 

È uno specchio d’acqua artificiale, situato a 1.805 m nella Valle di Viù, nella frazione di Malciaussia del comune di Usseglio, ai piedi del Rocciamelone sul versante opposto alla Valle di Susa.

Da Viù si svolta quindi a sinistra sulla SP 32 per salire quindi a Usseglio e poi affrontare l’ultimo tratto ripido di circa 10 chilometri, a corsia unica molto stretta e immerso nei boschi, che raggiunge il lago. Pochi Km dopo il paese, in località Forno, si può ammirare  il piccolo Ponte Gobbi, ma molto bello, ad arco in pietra risalente al 1477 con edicola al centro dedicata alla Madonna.

L’accesso del tratto finale è assoggettato a regolamentazione nel periodo estivo: raggiunta la capienza massima del parcheggio presso il lago, la SP32, tratto Margone – Malciaussia, viene chiusa al traffico; e sono  consentiti ulteriori accessi motorizzati nel momento in cui si liberano  posti auto e moto. 

La salita al Colombardo da Lemie

 ll Colombardo o Collombardo è un ampio colle prativo a quota 1.898 m. che divide la Val di Susa dalla Val di Viù. In cima il panorama è magnifico, si vedono i Laghi di Avigliana, la Sacra di San Michele e ben oltre è un ampio colle prativo che collega la Valle di Susa con la Valle di Viù, su un lato il comune di Condove e sull’altro quello di Lemie. Ha rappresentato da sempre un percorso agevole e frequentato per i collegamenti e gli scambi per i più diversi motivi, ma anche guerre di pascoli persin a cannonate fra valligiani. In cima al Colle si trova il Santuario alpino della Madonna degli Angeli.

Il Collombardo prende il nome da “Colle dei Longobardi”: il loro regno si allungava verso la Francia fino ad Avigliana dove culminava con le Chiuse Valsusine il leggendario sistema di fortificazioni, costruite a difesa del confine e teatro della battaglia e della loro sconfitta raccontata dell’Adelchi di Manzoni del 773 d.C., quando Carlo Magno decise di invadere l’Italia.

Dal Lago si rientra verso Lemie, si scende ancora sino alla deviazione sulla destra a 180°, che imbocca la stretta Strada Comunale Vallorsera per Sant’Antonio.  Si sale nei boschi dopo circa 4 Km. passate le ultime baite, diventa prima uno sterrato facile, che poi via via che si sale in uno splendido paesaggio alpino lascia il posto ad un fondo piuttosto pietroso. 

Al Santuario facendo un centinaio di metri si può godere del panorama oltre la cresta su  tutta la vallata sottostante, i Laghi di Avigliana, la Sacra e la pianura.

La strada prosegue ancora in salita fino a circa 2.100 m. superando gli alpeggi, con un altro bel punto panoramico terrazzato nel punto più alto della strada. Si procede verso sud, in direzione Prato del Rio: dopo una serie di curve con vista mozzafiato, si arriva sul versante della Val di Susa. Fra pratoni e alpeggi lo sterrato prosegue sino a Prato del Rio, da qui si scende su asfalto attraversando una serie di borgate montane, sino a incorociare i la Strada Comunale per Mocchie. Da qui svoltando a sinistra dopo circa 10 Km si arriva Condove scendendo fra traversi e tornanti lungo tutte le frazioni di montagna di questo comune alpino.

Arrivati sulla SS.24 si torna a Susa, seguendo un itinerario secondario che da Borgone di Susa tocca tutti i paesi e le frazioni ai piedi del versante, evitando così il traffico principale, e con qualche sorpreesa paesistica e di architettura medievale.

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