Valle Argentera – Monti della Luna OFFROAD

Moto

Il territorio di Cesana Torinese è quello che accoglie il più ampio sviluppo di Strade ex militari della Valle di Susa e che vantava il capolavoro della strada carrozzabile che saliva sino alla vetta dello Chaberton, a quota 3.131 m. per raggiungere la imponente batteria munita di otto torrette rotanti. Negli ultimi anni quella strada è andata perduta per incuria e frane in alcuni dei suoi tratti più esposto.

Proponiamo ai biker un itinerario che lega una lunga cavalcata in Valle Argentera nel Comune di Sauze di Cesana per poi percorrere una gran parte delle Strade dei Monti della Luna aperte al turismo motorizzato: un circuito lungo le strade Bousson-Lago Nero-Colle Bercia-La Coche-Sagnalonga

Questa vasta area di straordinaria bellezza e grande importanza geologica compresa tra il Massiccio dello Chenaillet in Francia e la Cresta della Luna su Cesana-Claviere prende il nome di Monti della Luna e negli anni fra il 1930 e il 1939 – come tutta la Conca di Cesana – ha visto un enorme sforzo difensivo con la costruzione di un numero altissimo di opere del Vallo Alpino per realizzare le quali è stata costruita una rete di strade militari e mulattiere ancora praticamente tutte praticabili.

Su questo reticolo si innestano poi alcune tratta più moderne di collegamento impianti di risalita e anche la Strada delle Cave di marmo verde che da Fontana Dalmà rientra su Cesana, fra Cesana e Bousson.

Un complesso di viabilità a fondo naturale che origina nel suo insieme da una serie di carrellabile fortemente intersecate fra loro e garantisce ancora oggi la funzione principale a servizio di alpeggi, rifugi, abitazioni e residenze stanziali e seconde case, specie nell’area di Sagnalonga.:

Questa rete è strettamente collegata alla adiacente Val Thuras ed origina da un complesso di ben 8 strade militari.

La Strada della Val Argentera

Passate le belle frazioni di Bousson, Rolleres e l’abitato di Saunze di Cesana, in direzione Sestriere, pocpo dopo si trova l’innesto attuale della  ex strada militare Sauze di Cesana-Gorgia realizzata sulla fine degli anni ’30, che è stata in parte irreversibilmente danneggiata da frane all’altezza del Pont Terrible dove si innesta appunto dalla SP 215 Cesana-Sauze di Cesana-Sestriere, in discesa, sul vecchio tracciato. Lo sterrato corre lungo tutto il vallone glaciale della Ripa.

La strada sale da circa quota a 1.650 sino ai 2.410 m. circa dell’Alpe Gran Mioul con uno sviluppo di quasi 16 Km. fra pascoli, boschi soprattutto di larici che in autunno colorano di tonalità dorate.

Dal Pont Terrible, passati alcuni tornanti e ruderi di un vecchio deposito munizioni situato nei pressi del Pilone delle Scorce, si arriva all’Alpeggio di Brusà del Plan – raggiungibile anche da una pista sterrata da Bessen Bas – a circa 1.800 m. Da qui inizia il lunghissimo pianoro lungo il torrente toccando i piccoli agglomerati rurali di Troncea, Clotes, Argentera e Grange Gaces, fra piccoli boschetti, dove vi sono anche aree picnic e un’area camper.

Dopo circa 12 Km, a quota 1.900 circa, prima dell’arrivo della vecchia militare a Gorgia la stasi biforca: due piste agricole a destra e sinistra risalgono rispettivamente all’Alpe Gran Mioul attraverso il Pian della Milizia e all’Alpe Plane a quota 2.010. Attenzione dopo il Pian della Milizia all salita, ma soprattutto alla ripida discesa al rientro dal Gran Mioul. Dal fondo valle si accede per mulattiere e sentieri alle varie opere difensive del Vallo Alpino. 

La Valle confina sulla destra orografica con la Val Troncea e sulla sinistra con la Val Thuras ed è meta abituale di “escursionisti di giornata” che sfruttano le aree pic-nic, il torrente come terreno di loisir, da escursionisti, ciclisti, MTB, da camperisti, grazie ad un’area apposita, da appassionati della moto e del 4×4. Molti gli alpeggi compresi quello più in alto, dove si producono formaggi di qualità fra cui il particolare Plaisentif, il formaggio delle viole.

Durante l’estate, per l’accesso è richiesto il pagamento di un pedaggio riscosso a inizio dello sterrato e do l’accesso è limitato a 350 veicoli al giorno.

Val Thuras e Thures 

Due strade militari e una mulattiera realizzate negli anni ’30 collegavano il fondo valle della Ripa di Cesana, da Bousson alle località Rhuilles (1.665 m.) nel Comune di Cesana Torinese, passando sotto Thures (1.633 m.) – due splendidi e panoramici borghi alpini di origine secentesca – poi dopo circa 6 Km in località Ponte Ciatagnera, a quota 2.064 m., la strada lasciava il posto ad una lunghissima mulattiera che raggiungeva il Colle di Thuras. L’infrastruttura nel suo complesso era a servizio delle varie casematte e postazioni difensive della testata di Valle.

Oggi con una nuova variante che sale a Thures, la strada è asfaltata per circa 3 Km ed è una diramazione della SP 215 di Sauze di Cesana. Dove finisce l’asfalta all’intersezione con la vecchia strada, questa continua su fondo originale sterrato per 3,5 Km sino a Arpuilles: oltre non è consentito proseguire con mezzi a motore.

Al rientro dalla Valle Argentera quindi, poco prima dell’abitato di Bousson occorre svoltare a sinistra e raggiungere queste splendide borgate, la prima da visitare a piedi.  Subito dopo Rhuilles un ponte di pietra attraversa il torrente la strada sterrata si inerpica sino alle Grange Chabaud e da lì ad innestarsi sullo sterrato che da Bousson porta al Lago Nero. È la strada Bousson-Lago Nero-Col Bousson, all’atezza di Fonte Tana.

Le Strade dei Monti della Luna

Nella sola parte dei Monti della Luna i vari itinerari ex militari assommano a circa 60 Km complessivi di strade a fondo naturale, con possibilità di parenze e arrivi da Cesana, ma anche da Claviere, utilizzando la SS.24 come via di rientro. Il punto più alto si tocca al Colle Bercia, a circa 2.230 m quindi con 1.000 metri di dislivello da Cesana e 800 da Bousson

Se poi ci si estende alle mulattiere ad ai sentieri percorribili in MTB ci si collega a tutta l’area di Monginevro, inserendo la classica gita al Lago dei 7 Colori / Lago Gignoux e Col Saurel dal Rifugio Capanna Mautino mentre dal versante su Claviere c’è il rifugio Baita Gimont. Un territorio oggi collegato dagli impianti e dalle poste da sci della Via Lattea e di Montgènevre.

Al centro del percorso il Lago Nero (2.010 m), con il soprastante Alpeggio e e dalal Capanna Mautino, punto dal grande valore paesistico, anche se in progressiva eutrofizzazione., ma il paesaggio varia in continuazione dai boschi di conifere, al paesaggio quasi lunare del tratto sotto Serra Granet, con un passaggio spettacolare con vista sullo Chaberton sotto Rocca Clarì tra La Coche e Sagnalonga.

L’intero sviluppo è aperto al traffico veicolare, frequentato molto da possessori di 4×4, un po’ meno da motociclisti, escursionisti di giornata con auto “normali” e da un pubblico sportivo in MTB offrendo l’intero sistema davvero una quasi infinità possibilità di varianti. 

Il circuito proposto consente di toccare tuti questi punti con rientro su Bousson e poi Cesana., ma per il fondo e la pendenza richiede buone capacità di guida su sterrato.

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