Questo itinerario conclude il ciclo di escursioni nella storia di questa incredibile montagna fortificata con il “Tour dei Forti Francesi”.
Partenza e arrivo sono proposti dal piazzale del Colle del Moncenisio. Il percorso proposto prevede una parte di discesa su sentiero non difficile, classificabile S2/S3 che richiede esperienza nella conduzione del mezzo
Si inizia scendendo sul versante di Lanslebourg della D1006, per alcuni tornanti, subito dopo la Bérgerie de la Ramasse si svolta a sinistra e si prosegue per lo sterrato per 4 Km. Poco dopo aver superato un ponticello sul Torrente Madeleine, all’altezza di una biforcazione con una strada che scende nella foresta, si svolta a a sinistra e si sale nel vallone di Clery lungo la strada militare piuttosto ripida con un grande traverso e un paio di tornanti per poi ancora un traverso e dopo 5 Km di salita raggiunge il Forte della Petite Turra.
Il Forte della Petite Turra
Questa fortificazione domina da una eccezionale posizione panoramica, a quota 2.539 m., situato sullo sperone roccioso che domina tutto il Moncenisio da ovest e offre un panorama anche su tutta l’alta valle della Maurienne. Fu costruito tra il 1893 e il 1900 ed era servito da un impianto a fune ancora visibile.
L’opera è composta da due bastioni che a est verso il Lago sovrastano un ripido pendio scosceso di 500 m. e a ovest è protetto da terrapieni. Gli ingressi erano due, uno ancora praticabile, con ponti levatoi. Spicca un singolare osservatorio a forma di piccola torre
Da qui con una traccia, via via trasformata in sentiero, verso sud si raggiunge anche il Passo della Beccia, 2.717 m., punto escursionistico, segnato dal vecchio confine prebellico, di grande valenza escursionistica che domina il vallone sottostante del Piccolo Moncenisio.
La Battaglia delle Alpi nel 1940, cessò con l’armistizio fra Italia e Francia del 25 giugno, ma la guarnigione della Turra non solo non fu conquistata dagli Italiani, cui creò parecchie perdite con le sue artiglierie che battevano il Moncenisio, ma si arrese solo il 1° luglio e con l’onore delle armi da parte di un plotone Italiano schierato, avendo terminato le scorte di viveri.
La discesa offre alcuni tornanti, prima di reinserirsi sulla strada di salita e ritornare sulla pista forestale.
La salita al Col du Sollieres
Mantenendo sempre la pista principale si arriva in circa 3 Km al Replat des Canons, 2.098 m., dove oggi vi sono parte degli impianti di risalita di Val Cenis.
Si prosegue sulla pista sterrata che sale regolarmente, oltrepassando il bosco e arrivando in un ampio altopiano di pascoli erbosi, da dove si può domina già il panorama della valle dell’Arc.
Dopo diversi tornanti si raggiunge Le Sort de l’Érellaz a quota 2.320 m., da cui è ben visibile il Mont Froid. Evitata la deviazione sulla destra, si prosegue su salita tortuosa sino a giungere su un pianoro nei pressi del Lac de Sollières. Aggirata la Costa de Les Belles Places lo sterrato termina e lascia spazio ad un sentiero di origine militare che con un lungo traverso sotto la cima del Signal du Petit Mont-Cenis conduce al Col de Sollieres a quota 2.639 m. Sopra a destra svetta il Fort du Mont Froid.
Il Fort du Mont Froid
Situato a quota 2.822 m., venne costruito tra il 1897 e il 1906, a controllo del Colle del Piccolo Moncenisio, e per evitare aggiramenti al Forte della Turra. In realtà è costituito da due “blockhaus” ravvicinati e sovrapposti. Resta la più alta opera militare della Savoia post 1861 e l’ultimo forte in pietra francese e disponeva di alcuni pezzi di artiglieria.
Dopo il fallito tentativo di sfondamento da parte dell’esercito italiano (giugno 1940), il forte di Mont-Froid fu occupato dalle truppe tedesche fino all’aprile 1945, quando, dopo duri combattimenti, il sito fu riconquistato dai soldati francesi: una pietra miliare e una grande croce metallica ricordano le vittime di questo scontro.
Il panorama, sebbene limitato dalla Pointe du Mont-Cenis, è molto ampio: il Massiccio della Vanoise con i suoi ghiacciai è all’orizzonte a nord, mentre nella direzione opposta è visibile il Col Clapier con il Lac de Savine.
Per salire sul Mont Froid, dal Colle sulla destra si può imboccare quel che resta della strada militare, che sale ancora di un centinaio di metri di dislivello, fino a portarsi proprio sotto la cima, nei pressi di alcune casermette. Il consiglio è di proseguire a piedi sino alla fine a meno di non essere davvero esperti: in 15′ di sentiero si tocca prima il fortino, e poi lungo panoramica cresta si arriva sulla cima vera e propria, contrassegnata da una grossa croce.
La discesa al Piccolo Moncenisio
Dal Col de Sollieres, inizia la discesa con un lungo single track nella parte alta, tra formazioni calcaree, sempre pedalabile, a quota 2.400 circa si svolta a sinistra per sbucare nel Grand Plan; in alcuni tratti un po’ meno facili si può anche scendere dalla bici, ma poi si recupera una pista ampia e che arriva direttamente alla strada asfaltata del Piccolo Moncenisio, nei pressi del Réfuge du Petit Mont Cenis. Da qui si rientra su asfalto in circa 6 Km al Colle.
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