I Tour dei Forti del Moncenisio MTB /E-MTB (Bar Cenisio – Laghi Arpone e Roterel – Forte Malamot e Lago Bianco)

MTB / E-MTB

L’itinerario parte dalla strada sterrata che inizia in corrispondenza di una vecchia postazione di controllo sulla strada del Moncenisio poco dopo Bar Cenisio, con un innesto a 180°. 

Ė l’unica tratta ex militare che collega il Moncenisio con accesso ancora in territorio italiano: era la Strada Bar Cenisio-Lago Roterel-Bivio stazione teleferica bassa Giaset costruita ad inizio anni ‘30 con uno sviluppo di circa 7,5 Km, da quota 1.500 m. circa sino a poco più di 2050 m. 

Al Km 3+800 si arriva al piccolo Lago Arpone, poco dopo la tratta Arpone-Lago San Giorgio o Roterel, passa in territorio oggi francese. 

La strada corre nel bosco, e presenta un fondo ben conservato e manutenuto e un bel tornate con muro esterno a blocchi. Nella parte francese il fondo è in gran parte con la massicciata esposta, a tratti accompagnata da una corsia di grandi blocchi rettangolari, presenta due spettacolari tornanti a muraglione in curva, due ponticelli ed a un certo punto si apre con la vista sottostante delle Scale del Moncenisio: un punto panoramico straordinario. 

Oltre il fondo diventa più irregolare, poi migliora sino a quando si congiunge al quadrivio per il Malamot e si vede il Forte del Varisello, qui si svolta a sinistra.

La Strada Bivio Varisello-Giaset-Caserma Malamot e diramazione Giaset-Lago Bianco

La strada è stata realizzata a partire dal 1887 per collegare il Forte Varisello con la Caserma difensiva del Malamot, (Pointe Droset per i francesi) posta a 2.914 m. di quota dominante il Vallone del Lago Bianco e dei laghi Giaset sotto la vetta del Giusalet, per impedire la risalita del nemico dal Vallone Savine e dal Piccolo Moncenisio. 

Fino alla costruzione della batteria dello Chaberton, la Caserma Malamot iniziata nel 1898, era la costruzione militare a quota più elevata nel territorio italiano. Il panorma a 360 che si gode da qui è impagabile. 

La strada principale è una carrellabile lunga 8.700 m. e larga 4., con diversi kilometri di mulattiere – la pendenza media è del 12%, con punto vicine al 20% nell’ultima parte – e la tratta circa 2,5 Km che dalle Caserme Giaset giunge al Lago Bianco a 2.617 m. più alcune tratte minori che collegavano le teleferiche di servizio. 

Una strada spettacolare in tutto il suo sviluppo per il panorama, che sale nella prima parte fra pendii erbosi poi all’altezza del Km 3+500 circa dopo un tratto su piccolo altipiano inizia a salire decisamente con lunghi e spettacolari tornanti con spallette in pietra, appoggiati su muraglioni a grossi blocchi, con spallette, con numerosi tornanti. In prossimità del Km 5, si riconoscono sul terreno le postazioni ottocentesche della Batteria campale delle Frasere Alte. La strada al bivio Giaset, kilometri 6+500 di fronte alla Corna Rossa, si divide, la diramazione di sinistra conduce al bellissimo Lago Bianco e la strada principale, superate le caserme del campo trincerato di fine ’800, che ospitavano i soldati di presidio al Malamot. 

Da quando la strada è stata chiusa al traffico a metà degli anni ’90 dal quadrivio Malamot ha subito un progressivo degrado in particolare del fondo nelle tratte iniziali, con ampi fessuramenti. Tutta la parte finale da circa il Km 7 è invasa da detriti e frane la strada si sta ormai trasformando in una traccia.

Per la discesa ritornati al quadrivio (i più esperti possono anche lasciare la strada in alcuni tratti e scendere su tratti di sentiero in single track) si propone di attraversare la Diga sotto il Forte Varisello, scendere alla Dogana Francese tutto su sterrato e poi tornare a Bar Cenisio percorrendo la strada internazionale.

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